VI Forum Trilaterale MEDEF - Confindustria – BDI: recuperare subito il ritardo o affrontare il declino dell'Europa
25/11/2024
In occasione del sesto Forum Trilaterale delle Imprese che si è svolto a Parigi, i Presidenti di MEDEF, BDI e Confindustria hanno firmato una dichiarazione congiunta che rappresenta il grido di allarme comune delle imprese. Il documento è volto a sollecitare le istituzioni dell'Unione Europea e gli Stati membri ad agire rapidamente per rafforzare la base industriale europea, promuovere l'innovazione e garantire l'autonomia strategica.
Le imprese europee hanno chiesto con urgenza all'UE e ai suoi Stati membri di intraprendere dei Catch-up Test: entro un anno, vanno confrontati sistematicamente i risultati delle politiche chiave europee con quelli degli Stati Uniti in settori economici critici e, se necessario, adeguarle.
La dichiarazione congiunta indica ai legislatori europei le quattro priorità chiave per le imprese entro un anno:
Per aumentare la competitività dell'industria europea, va adottato un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico in tutte le iniziative: è ora che l'UE sostenga tutte le tecnologie a basse emissioni di carbonio, tra cui l'energia nucleare, le energie rinnovabili, i gas a basse emissioni di carbonio e l'idrogeno. Un sostegno armonizzato nell'ambito del Clean Industrial Deal, dell'EU-ETS e dei meccanismi di finanziamento consentirà inoltre a diverse soluzioni a basse emissioni di carbonio di contribuire alla transizione verde dell'Europa.
Al fine di ridurre i costi burocratici e di conformità, vanno rivisti tutti i regolamenti rilevanti: gli Stati membri dell'Unione Europea hanno introdotto un numero significativamente maggiore di leggi rispetto agli USA, complicando ulteriormente un mercato già frammentato. Queste differenze rappresentano una delle principali cause della divergenza di competitività tra l'UE e gli Stati Uniti.
Per accelerare l'innovazione, bisogna iniziare ad aumentare gli investimenti in R&S al 3% del PIL: per raggiungere questo obiettivo, gli Stati membri e le istituzioni dell'UE devono essere pronti a riassegnare le risorse, compresi i fondi del Quadro finanziario pluriennale (QFP), per sostenere lo sviluppo tecnologico all'avanguardia in tutta l'UE.
Per facilitare gli investimenti europei, bisogna iniziare a sbloccare gli 800 miliardi di euro individuati nel rapporto Draghi: l'UE e gli Stati membri devono rafforzare la competitività dell'ecosistema di finanziamento delle imprese attraverso l'Unione bancaria e dei mercati dei capitali entro un anno. Sono inoltre necessari forti investimenti pubblici a livello nazionale e comunitario. L'UE dovrebbe sviluppare un Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) orientato alla competitività e strumenti finanziari più efficienti. Inoltre, il finanziamento dei beni pubblici europei dovrebbe essere perseguito in parte anche attraverso strumenti di debito dell'UE.