Ue: Longobardi (Unimpresa), il ruolo di Fitto è fondamentale per rafforzare la posizione dell’Italia
27/11/2024
«Desidero esprimere i miei più sinceri complimenti a Raffaele Fitto per la sua imminente nomina a commissario e vicepresidente della Commissione europea. È un risultato importante per l’Italia e un riconoscimento del grande lavoro svolto negli ultimi due anni come ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr. Il ruolo di Fitto è anche fondamentale per rafforzare la posizione del nostro Paese in una Europa che ha urgentemente bisogno di riequilibrare le sue priorità e di dare risposte più concrete e vicine ai cittadini. In un contesto europeo sempre più orientato a perfezionare gli equilibri interni, la presenza di un rappresentante italiano in una posizione di così grande importanza è un passo in avanti verso una governance che sappia guardare lontano e in cui l’Italia possa contribuire in modo significativo a plasmare le scelte future. L’esperienza e la determinazione che Fitto ha dimostrato nella gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono una garanzia per un approccio pragmatico e orientato ai risultati, particolarmente utile in un momento in cui l’Europa è chiamata a utilizzare risorse senza precedenti». Lo dichiara il presidente di onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi, commentando l’accordo sulla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente della Commissione europea, che verrà ratificata il prossimo 27 novembre. «Alla nuova Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen chiediamo la massima attenzione alla sostenibilità delle scelte economiche. I segnali di difficoltà e incertezza provenienti dal mondo del lavoro e da altri settori economici e sociali non possono essere affrontati con decisioni che appesantiscano il benessere delle famiglie e la stabilità delle imprese in nome di parametri di bilancio troppo rigidi e regolamenti squilibrati. In questo senso, auspichiamo un punto di svolta nelle scelte normative intraprese finora, specialmente in ambito ambientale, dove una certa ortodossia ha persino rischiato di minare la competitività dei nostri comparti produttivi, senza reali benefici in termini di innovazione e sostenibilità. Occorre una politica europea che non trascuri l’ambiente e il cambiamento tecnologico, ma che affronti anche la necessità di mantenere l’occupazione e le risorse produttive. Misure come queste devono coniugare sostenibilità e crescita, senza gravare gli Stati membri con normative troppo rigide che, alla fine, aumentano le disparità e ostacolano lo sviluppo. Siamo certi che il commissario Fitto porterà la sua notevole competenza e la sua energia nel nuovo ruolo, a sostegno di un’Europa forte, unita e attenta alle reali esigenze dei popoli che la compongono» aggiunge Longobardi.