Economia
Stipendi PA, la retribuzione media dei dipendenti delle Authority supera i 100mila euro, + 41% rispetto al 2012
22/5/2024

Stipendi PA: secondo la nuova edizione del conto annuale del personale pubblico della Ragioneria generale dello Stato, la media dei 2.183 dipendenti delle Authority, otto realtà che vanno dall'Anac all'Agcom, dall'Arera che vigila su energia e ambiente all'Autorità dei trasporti fino alla Consob e al Garante della Privacy, l'Ivass e la commissione di vigilanza sui fondi pensione, hanno una retribuzione media di 100.881 euro lordi all'anno. Come calcolato dal Sole 24 Ore, la busta paga media del personale non dirigente delle Authority è aumentata del 41,2% rispetto ai 71.446 euro medi registrati nel 2012, superando di parecchio anche l'inflazione del periodo, attribuendo al dato medio un aumento in valore reale del 23,9 per cento.
Se la passano piuttosto bene anche i 1.832 (!) dipendenti della presidenza del Consiglio, con una busta paga media del personale non dirigente a 62.562 euro lordi, con un balzo del 25,4% fra 2012 e 2022 in aumento del 10 per cento in più rispetto all'inflazione cumulata nel periodo. L'impiegato tipo della presidenza guadagna l'85% in più del ministeriale medio, e la distanza percentuale è aumentata di dieci punti in dieci anni; ma i 119 dirigenti apicali guadagnano in media 238.881 euro all'anno, con un salto del 29,3% (13,5% in termini reali) rispetto al 2012! La particolarità della presidenza del Consiglio è quella di avere un dirigente ogni 6,7 dipendenti, mentre nei ministeri, per esempio, i dirigenti sono uno ogni 55 dipendenti, anche se, precisa il Sole 24 Ore, l'incidenza di quelli di seconda fascia sul totale del personale è aumentata in dieci anni del 31,4%. Sempre più lontane dai livelli degli altri uffici pubblici le buste paga di regioni ed enti locali, che in un decennio hanno perso il 5,4% del loro valore reale. Lo stesso è accaduto al personale non dirigente della sanità (-4,6%) (con tanti saluti agli eroi della pandemia) nonostante i bonus parziali e tardivi; giù anche la media registrata fra gli insegnanti (-8,7%), sempre alla faccia dell’equità.
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