Economia
Prezzi delle case nel mondo, Bri: segnali di ripresa. Crescono Spagna, Grecia e Portogallo
2/9/2024
I prezzi delle case nel mondo registrano segnali di ripresa nel primo trimestre del 2024. In particolare, la Spagna, la Grecia e il Portogallo risultano in crescita, a differenza della Germania dove i valori sono in calo. In Italia, invece, restano stabili. Sul nostro Paese, però, pesa ancora uno dei peggiori passivi (-29%) rispetto ai livelli seguiti alla crisi finanziaria del 2007-2009 e anche del pre-Covid. Va male l’Asia, soprattutto a causa dei ribassi della Cina. A dirlo è la Banca dei Regolamenti Internazionali (Bri).
Secondo quanto emerso, l’indice calcolato dalla Bri è sceso dell’1% su base annua contro il -1,2% del trimestre precedente. L’indice è sopra i livelli post crisi finanziaria – fatta eccezione, ad esempio, per l’Italia – del 23% e del 5% pre-Covid. La Banca dei Regolamenti Internazionali ha sottolineato: “In oltre la metà dei Paesi i prezzi reali sono saliti con una grande eterogeneità fra Paese e Paese”.
Se però le cose sembrano andare bene per la metà dei Paesi, la situazione più difficile sembra riguardare l’Asia. In particolare, tra le peggiori perfomance di inizio 2024 emerge il calo del 5% in Cina, del 6% in Corea e del 13% a Hong Kong.
Dall’altra parte, nei Paesi avanzati risultano in positivo gli Stati Uniti, mentre ci sono ribassi nel Regno Unito (-4%), in Germania (-8%) e in Francia (-7%).
idealista: prezzi di vendita delle case in calo dello 0,2% ad agosto, ma +2,1% su base annua
Secondo l'ultimo indice dei valori immobiliari di idealista, il portale immobiliare leader nello sviluppo tecnologico in Italia, i valori immobiliari sono aumentati sia su base annua (2,1%) che trimestrale (1,1%). Ad agosto, invece, i prezzi delle abitazioni usate in Italia hanno registrato una leggera flessione dello 0,2%. Attualmente, il prezzo medio delle abitazioni usate si attesta a 1.857 euro al metro quadro.
Nonostante il calo generale dei prezzi nel mese scorso, 11 regioni hanno registrato un incremento rispetto a luglio. I maggiori aumenti si sono verificati in Puglia (0,6%), Trentino-Alto Adige, Abruzzo ed Emilia-Romagna (tutte a 0,5%) e Valle d’Aosta (0,3%). Aumenti più contenuti sono stati osservati in altre sei regioni, con il Veneto in crescita dello 0,2% e la Calabria dello 0,1%. Il Friuli-Venezia Giulia è l’unica regione che non ha mostrato variazioni di prezzo rispetto al mese precedente.
Al contrario, le regioni con i maggiori ribassi sono state Lazio e Campania, entrambe in calo dello 0,8%, seguite da Lombardia (-0,5%), Basilicata (-0,4%) e Umbria (-0,3%). Toscana e Sicilia hanno registrato una diminuzione pari alla media nazionale (-0,2%), mentre la Liguria ha visto una flessione più contenuta dello 0,1%.
Il Trentino-Alto Adige continua a detenere il record dei prezzi più elevati per le abitazioni usate, con 3.219 euro al metro quadro. Seguono la Valle d’Aosta (2.687 euro/m²), la Liguria (2.513 euro/m²) e la Toscana (2.328 euro/m²). Altre regioni con valori superiori alla media nazionale includono Lombardia (2.214 euro/m²), Lazio (2.109 euro/m²) ed Emilia-Romagna (1.884 euro/m²). Le regioni con prezzi inferiori alla media nazionale variano tra i 1.858 euro/m² del Veneto e i 904 euro/m² del Molise, la zona più economica per l’acquisto di immobili in Italia.
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