Natale, pesce: Cia stima un consumo stabile e 1,1 miliardi di spesa, malgrado i prezzi in aumento del 10 per cento
27/12/2023
Natale, pesce: Cia, anche quest'anno il pesce non potrà mancare nelle tavole per il menu da vigilia al Capodanno, in un Paese che ne è tra i principali importatori al mondo (21 chili l'anno è il consumo medio per famiglia). Cia-Agricoltori italiani e PescAgri, la sua associazione di pescatori, stima un consumo stabile e 1,1 miliardi di spesa, malgrado i prezzi in aumento del 10 per cento nei principali mercati ittici rispetto allo stesso periodo del 2022. La scelta di prodotto locale a "filiera corta" offre sempre garanzia di maggiore qualità, col rispetto di elevati standard di sicurezza e tutela ambientale. Cia ricorda che i banchi delle pescherie tradizionali o dei supermercati devono sempre riportare in etichetta l'origine del pesce in vendita: se allevato in acquacoltura o catturato, oltre a zone di produzione e cattura. Per circa 17 milioni di famiglie la scelta del menù di pesce sarà orientata alla tradizione.
Capisaldi del consumo ittico durante le feste sono i molluschi e i crostacei. Alla famiglia dei primi appartengono i "tentacolati": polpo, seppia e calamaro. Se il primo si trova sui banchi tra i 25 e i 28 euro al chilo, quello d'import francese costa leggermente meno, intorno ai 18-20 euro al chilo; le seppie hanno un prezzo che oscilla tra i 15 e i 20 euro al chilo, mentre i calamari locali arrivano a costare 45 euro al chilo (quelli di provenienza estera e minore qualità, sui 20 euro al chilo). Altro mollusco protagonista delle tavole natalizie è la vongola verace. In seguito allo stato di emergenza dopo l'invasione del granchio blu, il prezzo resta invariato rispetto al 2022: si va dai 35-40 euro al chilo per la tapes philippinarum dell'alto Adriatico (il paese di Goro ne è primo produttore Ue) fino alla scelta più economica dei lupini (dai 12 ai 15 euro al chilo) e fasolari (fino a 18 euro al chilo, per arrivare ai tartufi che si trovano a 30 euro al chilo circa. I mitili di allevamento italiano si aggirano sui 6 euro al chilo. Gli scampi congelati hanno un prezzo che oscilla tra i 25 ed i 35 euro al chilo, mentre quelli freschi locali costano il doppio.