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LetExpo2024, ALIS Cafè:"Il mondo del lavoro tra sicurezza e progresso"

15/3/2024

**Maurizio Iperti - Presidente Lo Jack EMEA:"La tecnologia è amica della sicurezza"** “La tecnologia è una forte alleata della sicurezza del lavoro. Lo Jack è a fianco delle forze dell’ordine nella prevenzione di furti con soluzioni telematiche che prevengono anche eventi avversi. Con il servizio di emergency call con le scatole nere installate nei veicoli si può ricevere un allarme e dare un’immediata risposta all’incidente. C’è anche la possibilità di fare prevenzione attraverso la conoscenza dei parametri vitali del veicolo. Si può anticipare l’esplosione di uno pneumatico o altre anomalie. Un’altra area è quella dello stile di guida, è possibile identificare quelli pericolosi per evitare incidenti. La tecnologia analizza frenate brusche, eccessiva vicinanza ad altri veicoli, le telecamere possono notare guidatori distratti dai telefonini. Le società virtuose correggono questi problemi formando gli autisti”. **Alessandro Paone - Avvocato:“Meno legge e più tecnologia per la sicurezza sul lavoro”** “Servono meno legge e più tecnologia. Nell’ultimo periodo, visti tutti gli incidenti sul lavoro che ci sono stati, anche molto drammatici, dalla politica c’è stato una spinta verso un inasprimento ulteriore delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro. Che è importante. Ma ogni volta che c’è un infortunio, la Procura della Repubblica sequestra il luogo dove è accaduto, e questo può determinare un blocco produttivo. La normativa è già impegnativa, qualunque Governo di qualunque colore, sulla sicurezza ha sempre lavorato. Cosa manca, dunque? Manca la certezza di accertamento. Con unna carenza ispettoriale come quelle che da anni riguarda l’Italia, la tecnologia può aiutare, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale può servire, questa può essere una materia di ragionamento”. **Andrea Volpi - Deputato Commissione Lavoro Camera dei Deputati:" 750 assunzioni per rafforzare i controlli sulla sicurezza"** “Grazie ad Alis che accoglie in LetExpo il tema della sicurezza sul lavoro. Serve maggiore sicurezza e c’è maggiore necessità di controllo. Per questo abbiamo previsto 750 assunzioni per rafforzarli. La questione della patente per ora nell’edilizia è un tema che non nasce con questo governo, oggi è bene metterla in pratica, ci aiuta a delimitare un perimetro entro il quale muoverci. L’inasprimento delle pene non è una misura contro chi lavora. Vogliamo introdurre la materia della sicurezza del lavoro nell’ambito dell’educazione civica a scuola. L’intelligenza artificiale aiuterà in modo fondamentale nella gestione dei dati per diminuire gli incidenti. Se guardiamo al Superbonus, molti incidenti sono stati dovuti a un’eccessiva leggerezza nell’applicazione delle norme di sicurezza, dobbiamo porre rimedio”. **Paolo Pelosi - Presidente Commissione Sicurezza e Cybersecurity ALI: “Innovazione e tecnologia”** “Il mondo cyber replica le esigenze di sicurezza del mondo reale. La digitalizzazione richiede una sicurezza con interventi di difesa statica e dinamica volti ad intercettare le eventuali minacce all’organizzazione informatica delle aziende. I problemi che ne potrebbero derivare portano ad uno stop all’operatività e di conseguenza ad un danno economico. Il nostro suggerimento è ottimizzare al meglio, di riflettere sul 20% di rischi informatici che creano l’80% di problematiche. È fondamentale non trascurare la componente umana, avere capacità di analisi, allargando la capacità e la conoscenza di lettura dei problemi. Questa preparazione di standard minimi porta a livelli alti di sicurezza”. **Alfonso Santaniello - : “Le aziende devono saper rispondere alle esigenze dei lavoratori”** “Ci sono quattro driver che guidano le scelte di lavoratori e aziende: i cambiamenti demografici, l’innovazione tecnologica, i nuovi fattori di competitività e, soprattutto, la scelta individuale. Rispetto al passato, la scelta dei lavoratori per quanto riguarda la carriera, riguarda la possibilità di conciliare vita privata e professionale. Quindi, le aziende devono mettere in campo tutta una serie di azioni che possano rispondere alle esigenze dei lavoratori; welfare aziendale, pacchetti personalizzati, formazione continua, soprattutto sulle nuove tecnologie”. **Eugenio Tranchino - Managing partner Watson Farley & Williams:"lo studio Watson Farley & Williams nel mondo"** “Il nostro studio è presente in 19 paesi siamo 1400 avvocati specializzati in settori industriali ben definiti. Abbiamo una panoramica molto ampia nel vedere le legislazioni dove siamo presenti per vedere evoluzioni e meccanismi normativi da portare a favore dei clienti. Una banca d’affari ha pubblicato un report secondo il quale l’AI avrà un impatto sulla professione avvocatizia come secondo settore in assoluto. Il processo deve essere sempre più efficacemente gestito, il prodotto in una prima fase di stesura può essere aiutato dall’AI”. **Piero De Luca, Deputato Commissione Politiche dell’UE Camera dei Deputati: “La sicurezza sociale ed economica”** “Il tema della sicurezza sul lavoro prescinde dalle condizioni oggettive di lavoro e di sicurezza sociale ed economica dei lavoratori, per una crescita sostenibile. Nella tutela delle condizioni degli occupati, abbiamo dei dati drammatici: nel 2023 su 17 mila aziende il 17% ha delle irregolarità penali o amministrative, ci sono 500mila infortuni sul lavoro e 1000 decessi. Occorrono delle soluzioni e rafforzare gli investimenti nelle tecnologie e nelle infrastrutture, intervenendo in modo più efficace. Bisogna sviluppare la formazione permanente di chi dirige le squadre nei lavori più complessi. E intervenire sugli appalti: è pericoloso se si va al massimo ribasso pregiudicando la qualità e la sicurezza, è un costo da sostenere nel pubblico per aiutare le imprese. Una delle più grandi battaglie è il tema della liberalizzazione del subappalto, bisogna ragionare attentamente altrimenti vediamo episodi che mettono a rischio l’incolumità delle persone. Infine la sicurezza sociale, legata agli impegni europei sul salario minimo. È una grande sfida, l’Italia è uno dei 5 Paesi in Europa senza un salario minimo, 4 milioni di lavoratori guadagnano meno di 10mila euro l’anno. Bisogna sostenere i lavoratori e di conseguenza le loro famiglie. Per ultimo l’apparato della normativa comunitaria che sostiene anche i riders per riconoscere loro una tutela e le stesse garanzie di altri settori”.
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