Alis
LetExpo2024, ALIS Cafè - Sistema ETS e FUEL EU MARITIME: ostacolo o opportunità per il trasporto europeo?
13/3/2024
**Dario Bocchetti, Grimaldi Group e Presidente Commissione Ambiente e Energy Saving ALIS: l’impatto delle direttive Ue**
Queste due direttive fanno parte del pacchetto fit for 55 della Commissione, che si applicano solo nelle acque dell’Ue, mentre noi abbiamo sempre chiesto normative mondiali: Quelle dell’Ue toccano meno del 10% dei consumi, ma impattando traffici mondiali, come una nave dell’Asia che arriva in Europa. La FuelEU Maritime che riguarda i carburanti ha stabilito che dal primo gennaio 2025 si deve introdurre una quota di biocarburanti, l’impatto è che circa il 13-14% del carburante deve avere questa composizione. Circa 250mila tonnellate su 2 milioni dovrà essere di questo tipo, con un sovraccosto compreso tra 25 e 70 milioni di euro. Dal 2030 il triplo, e poi a crescere”.
**Andrea Agostinelli, Presidente AdSP Mari Tirreno Meridionale e Ionio: “Gli impatti dello shipping”**
“Sul regime degli ETS c’è un aumento del costo del trasporto e del lavoro. Il nostro punto di vista è migliorare le infrastrutture. Godiamo di una posizione straordinaria, stiamo inaugurando l’ultima parte della banchina di ponente, rendendo appetibile lo scalo di Gioia Tauro, con due armatori, i più importanti per la parte contenitori e automobilistica. Siamo pronti a vagliare le conseguenze dell’aumento di traffici, con 45mila veicoli movimentati, dimostrando una resilienza da perfezionare in una prospettiva futura”.
**LetExpo, Stajano: le domande sull’Ets che se non chiarite portano a contenziosi**
“Nell’ambito dei rapporti contrattuali lo shipping è sempre stato internazionale, si basano su formulari dell’ente che raggruppa gli armatori e svolge funzioni di uniformità. In quest’ambito vediamo l’introduzione di tante nuove clausole per stabilire chi sarà responsabile della normativa Ets. La responsabilità dovrebbe gravare sul gestore tecnico. Due possibilità: o l’armatore si rende responsabile della compliance oppure la delega al manager operativo della nave. Ma se il manager non adempie come può tutelarsi l’armatore? Prima della vendita della nave la responsabilità grava sul venditore, ma come può l’acquirente tutelarsi se il venditore non ha adempiuto? Domande come queste se non chiarite possono portare a contenziosi e rovinare i rapporti tra le parti”.
**Alis Cafè, LetExpo, Ernesto Stajano, Managing partner Studio Legale Stajano, Garella & Associati: “Le criticità a livello europeo”**
“Sono convinto della necessità di una maggiore presenza dell’Unione europea, ma i modelli delle norme a livello comunitario presentano delle difficoltà. La direttiva del 2023 ne è la dimostrazione, con una incompletezza verso i problemi degli operatori. Le direttive contengono dei dispositivi e dei limiti dell’applicabilità. Criticità come la possibilità di disequilibrio rispetto ad altri scali e un assetto non definitivo della distribuzione in relazione alle esigenze di efficienza delle autorità portuali. Questa normativa, pur decisamente precisa, avrà dei contenziosi in sede politica e in sede di giustizia. Le istituzioni europee sono rimaste quelle degli anni del carbone e dell’acciaio. Non si tiene conto che non abbiamo una fiscalità omogenea europea”.
**Luigi D’Auria - AD Trans Italia:" l’Ets sta aumentando il traffico sulle autostrade"**
“Ets, opportunità ne vedo poche… Con il pacchetto Fit for 55 sono state introdotte normative che costano 500 milioni nel 2024, costeranno 800 entro il 2026, 900 entro il 2029. Il pacchetto aggiunge Fuel, entro 2050 2 miliardi di costi. Nel breve periodo non vedo gradi opportunità, vedo che il settore italiano meno produttivo. Non dobbiamo perdere l’idea di un equilibrio tra sostenibilità ambientale e economica. L’Europa incide per il 7% sulle emissioni globali. Attualmente l’Ets colpisce il settore marittimo e le autostrade del mare: già oggi c’è un + 4% di circolazione di veicoli industriali sulle strade. Veicoli più obsoleti di quelli che si trovano in altri paesi europei”.
**Barbara Visentini, Claims executive Visentini Trasporti Fluviomarittimi: “ Iniziative ETS e FuelEu”**
“Condivido il fatto che ci siano poche opportunità e più svantaggi nel settore dei trasporti. ETS e FuelEu sono due iniziative che vanno a colpire la leva finanziaria per arrivare alla decarbonizzazione, con armatori che fanno business in Europa. C’è un’iper tassazione, cosa negativa per gli imprenditori. È giusto usare lo strumento dell’ETS per arrivare alla decarbonizzazione? Se ci sono più camion sulle strade, si inquina di più. Gli armatori devono essere messi nella situazione di inquinare di meno, e ad oggi questi strumenti non ci sono, costringendoli a pagare questa tassa. Bisogna usare altri strumenti, come investire e dare contributi a chi sceglie le modalità più sostenibili come quelle marittime”.
**LetExpo, Costantino Baldissara - Commercial, Logistics & Operations Director Grimaldi Group:" Gioia Tauro sta diventando un punto importante di arrivo in Italia"**
“L’impatto c’è ma non così grave come sulle autostrade del mare, le navi che trasportano auto hanno un costo Ets più basso. Gioia Tauro nei primi due mesi dell’anno segna un incremento importante dei volumi di trasporto. È cambiato il business model, utilizziamo Gioia Tauro come punto di raccolta di merci dal Sudest e come centro di distribuzione in Italia. Gioia Tauro sta diventando un punto importante di arrivo in Italia”.
**Fabrizio Vettosi, Chairman Ship Finance Working Group ECSA: “La Fuel competition derivata dal sistema di ETS”**
“La normativa sulla transizione marittima riguarda come si utilizzano le risorse. C’è una mancanza di coordinamento, come si vede dal fatto che queste normative vengono inserite in periodi diversi, creando una disomogeneità che crea una fuel competition, dove ci sono competitors dall’altra parte del mondo che però vengono da noi con le loro navi. Ci siamo resi conto che i soldi degli ETS, pari ad un miliardo e mezzo di euro, non sono regolamentati a sufficienza sul loro utilizzo. Ad esempio i parametri di riferimento sono le chiamate di porto: questo significa che potranno beneficiare dei programmi di finanziamento quegli armatori che hanno determinati numeri di interessi comunitari. Questo lascerebbe fuori tutto l’armamento che fa attività oceanica”.
**Giovanni Romano - Presidente e AD MyRechemical:" I biocarburanti sono una soluzione pronta"**
“Come considerare queste tasse come un’opportunità? Non è semplice, come hanno sottolineato gli altri relatori, con un quadro normativo poco chiaro che crea una difficoltà competitiva per l’Europa. I biocarburanti potrebbero rappresentare la soluzione più pronta. La maggior parte delle nostre navi possono utilizzarla. Prima è stato sottolineato concetto di chi inquina paga. Ma è un modo parziale di vedere il problema: se tutti abbiamo a cuore l’ambiente e quindi il ridimensionamento delle emissioni, far costare di più il trasporto è solo una penalizzazione. I biocarburanti permettono di ridurre davvero le emissioni in tempi non biblici”.
**Giacomo Rispoli - AD MyRechemical: “Le nuove soluzioni green”**
“La nostra società si preoccupa di promuovere una tecnologia di conversione di rifiuti solidi in carburante a basso tasso carbonico. In Lombardia lo trasformiamo in metanolo, seguendo l’esigenza di decarbonizzazione. È importante dare una soluzione al problema, partendo dalla mobilità dello shipping, per offrire un prodotto liquido a bassa impronta carbonica. Come? Il rifiuto solido ha carbonio e idrogeno al suo interno: noi riusciamo a prelevarlo e trasformarlo in metanolo. Risolviamo così il tema del problema dei rifiuti passando a un vettore energetico, arrivando ad utilizzare l’idrogeno che può attivare i sistemi elettrici”
Allegato