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LetExpo, Luigi Di Maio - Rappresentante speciale dell’UE per la regione del Golfo:" La missione Aspides per mantenere le nostre rotte commerciali"

13/3/2024

“Saluto l’amico Guido Grimaldi, Alis e Veronafiere. Sono anni che cerchiamo di lavorare in sinergia sulla cosiddetta intermodalità sostenibile, oggi è ancora più importante perché se guardiamo alla regione Euromediterranea ci rendiamo conto che è più grande che mai. Qualche settimana fa abbiamo varato la missione Aspides, con 5 navi europee inviate per difendere la libertà di navigazione. Quel che accade nel Mar Rosso ci ricorda come dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare all’Euromediterraneo. Il Mar Rosso non significa soltanto Medio Oriente ma anche Indo Pacifico e tutto quel che può avvenire in quell’area in termini di stabilizzazione o destabilizzazione. Si tendeva a fare una differenza tra l’aspetto tecnico di logistica e la geopolitica: questa differenza non si può più fare. Nel Mar Rosso con Aspides stiamo cercando di mantenere la normalità. La brutta notizia è che gli Houthi hanno annunciato di voler colpire navi di determinati Stati, questo comporta il rischio che le merci si spostino verso navi con determinate bandiere. Per questo la missione è particolarmente importante. Ma ci sono dei rischi per donne e uomini della Marina italiani ed europei, ma anche il costo, i droni poco cari per chi attacca ma i costi per chi difende sono molto più alti, e stiamo spostando nostri assetti in un’area che non è quella delle nostre acque territoriali. È una soluzione di breve termine, ma sul lungo termine è la diplomazia che deve trovare le soluzioni. Se partiamo dall’assunto che la regione euromediterranea è molto più grande dei suoi confini naturali allora possiamo accordarci con altri paesi che hanno interessi alla stabilizzazione. Stimo lavorando per rafforzare i legami commerciali con paesi come Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Il nostro obiettivo è sbloccarli, lì dove rafforzeremo i nostri legami anche economici troveremo partner anche politici. Senza dimenticare le rinnovabili, l’Arabia Saudita conta di diventare il primo produttore di idrogeno. La corsa al green significa quadruplicare la domanda di materie prime, questo lavoro dobbiamo farlo come diplomazia. Abbiamo di fronte un mondo che sta cambiando, paesi come i miei interlocutori stanno abbracciando una politica multipolare, hanno rapporti con tutti, dall’India alla Cina alla Russia, questo approccio richiede necessariamente un’interlocuzione ancora più costante. La cattiva notizia è che come continente abbiamo subito tutte le crisi, dal covid all’invasione russa dell’Ucraina alla crisi del Mar Rosso. La buona notizia è che siamo ancora al centro delle rotte. Anche il piano Mattei rappresenta la volontà di costruire politiche di lungo termine. Quel che stiamo cercando di fare con Aspides è cercare di ricostruire la prevedibilità delle rotte commerciali, e darvi così la possibilità di lavorare senza perdere il sonno, come capita a qualcuno”.
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