Trasporti e logistica
Intesa Sanpaolo rilancia il sostegno all’economia del mare
29/10/2024
Intesa Sanpaolo ha presentato nel terminal polifunzionale Molo Ichnusa dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna, il rapporto curato da SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno: “L’Economia del mare, volano di sviluppo per gli investimenti sul territorio”. Contestualmente si è fatto il punto sugli scenari relativi ai flussi marittimi e sulle iniziative promosse da Intesa Sanpaolo a sostegno delle imprese operanti nella blue economy.
I lavori si sono aperti con i saluti di Massimo Deiana, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, a seguire le relazioni di Massimo Deandreis, General Manager di SRM, Alessandro Panaro, Economista di SRM, e l’intervento di Agostino Deiana, Direttore commerciale imprese della Direzione regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna Intesa Sanpaolo. Nella seconda parte della mattinata si è svolto un confronto tra Costanza Musso, Amministratrice Delegata del Gruppo Grendi e Natale Ditel, Segretario Generale Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna. Le considerazioni finali sono state tracciate dal Presidente Massimo Deiana.
La Sardegna ha un valore aggiunto generato dal totale dei settori connessi all’economia del Mare pari a 2,4 miliardi di euro (oltre il 7% del valore aggiunto totale della regione) e vanta la presenza di quasi 2.700 imprese della filiera logistico-portuale. I porti sono un grande volano per la proiezione internazionale delle imprese del territorio: 15 miliardi di euro, cioè il 91% dell’import-export della Sardegna viaggiano via mare.
Porti e logistica
I porti della Sardegna rappresentano il 9% del totale nazionale sia per tonnellate di merci sia per passeggeri. Se il 2023 ha risentito della situazione geopolitica per il segmento commerciale (41 milioni di tonnellate pari a -6,7%), il primo semestre del 2024 ha confermato una grande capacità di reazione con 21,2 milioni di tonnellate di merci gestite, pari a +6,2%. Numeri record per il traffico passeggeri nel 2023 con 6,6 milioni (+10,2%), di cui 434 mila croceristi. I primi 6 mesi del 2024 registrano il miglior risultato di sempre con 2,3 milioni di passeggeri (+10%). Lo scalo di Cagliari è il principale porto commerciale della Sardegna con 29,1 milioni di tonnellate nel 2023 e hub italiano dell’energia: secondo porto per movimentazione di rinfuse liquide. Cagliari è anche il primo porto crocieristico dell’isola con 334 mila passeggeri nel 2023 e ancora un +76,5% nei primi 6 mesi del 2024. Di valore strategico per Cagliari anche il traffico Ro-Ro vale a dire navi che trasportano TIR e Rotabili (+11,6% nei primi 6 mesi del 2024) e il primo semestre segna una ripresa importante anche per i container (+63,2%); rinfuse liquide +11,6%. Olbia è il principale porto della regione per numero passeggeri con 3,6 milioni nel 2023 (+16%) e per traffico Ro-Ro con 6,2 milioni di tonnellate (+5,3%).
La Sardegna si candida a diventare hub nel Mediterraneo Sud-Occidentale per il bunkeraggio (rifornimento di carburante) sostenibile, con il rifornimento del GNL (Gas Naturale Liquefatto) alle navi. A tal fine, dal 2022 è operativo un impianto di stoccaggio, rigassificazione e distribuzione di GNL nel porto di Oristano e sono in fase progettuale altri depositi nell’isola e un terminal di rigassificazione a Porto Torres. L’obiettivo strategico è di intercettare maggiori quote di traffico nel Mediterraneo offrendo opportunità di bunkering per le imprese armatoriali. Il porto di Cagliari può inoltre offrire oltre ai combustibili navali tradizionali anche il nuovo olio combustibile ecologico a bassissimo tenore di zolfo, cosiddetto ultra-low-sulphur marine fuel oil (ULSFO). Il terminal destinato al rifornimento è stato adeguato per consentire alle navi di ormeggiare al di fuori della raffineria di Sarroch per caricare direttamente questo carburante. Significative le risorse stanziate dal Piano Nazionale Complementare per implementare il cold ironing (elettrificazione delle banchine nei porti dell’Autorità di Sistema portuale della Sardegna, pari a 70,5 milioni di euro).
Per accrescere la sua capacità di movimentazione delle merci, il porto sta portando avanti il progetto di “hub multipurpose” nel Porto Canale di Cagliari dedicato a container, traffico commerciale (nuovo terminal Ro-Ro), movimentazione delle rinfuse (infrastrutturazione dell’esistente terminal), cantieristica della nautica da diporto e anche insediamenti industriali in ZES e Zona Franca Doganale interclusa. Sono oltre 1.000 le domande presentate in Sardegna per accedere al credito di imposta in ambito ZES. Molti dei settori prioritari della ZES Unica, come ad esempio l’agroalimentare, rientrano nelle vocazioni produttive della Sardegna. Strategico il comparto della nautica da diporto: Sardegna terza regione italiana per numero di posti barca e seconda per posti barca oltre i 24 metri, dopo la Liguria.
Intesa Sanpaolo mette a disposizione consulenza specialistica e soluzioni finanziarie per gli investimenti nel settore attraverso il suo Desk Navale, con l'obiettivo di favorire la crescita e lo sviluppo delle imprese italiane attive in questo ambito strategico. Le imprese possono contare su un’assistenza personalizzata che le affianca lungo tutto il processo, dalla pianificazione all’erogazione dei finanziamenti, fino al monitoraggio continuo dell'andamento del mercato grazie alla collaborazione con SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Il Desk Navale collabora inoltre con associazioni di categoria come Confitarma e Assarmatori, consolidando un rapporto diretto con le realtà produttive del territorio. Questo supporto è fondamentale per operazioni finanziarie di ampio respiro che riguardano trasporti marittimi e fluviali, cantieristica navale, nautica da diporto, oltre ai servizi logistici portuali.
La Banca, inoltre, riconferma l’impegno per un ammontare di 2,4 miliardi di euro riservato alle imprese della Sardegna grazie a Il tuo futuro è la nostra impresa, il programma di Intesa Sanpaolo che a livello nazionale mette a disposizione 120 miliardi di euro fino al 2026. L’iniziativa si inserisce tra le azioni del Gruppo a sostegno degli obiettivi fissati dal PNRR, che prevede complessivamente oltre 410 miliardi di euro di investimenti, come annunciato dal CEO Carlo Messina. Gli ambiti principali sono tre: transizione energetica, con soluzioni per il risparmio e la produzione di energia; sviluppo estero e nuovi mercati, con un occhio alla crescita internazionale del “made in Italy”; e progresso digitale e sicurezza, con strumenti avanzati per la protezione dai rischi cyber.
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