Sostenibilità

Giornata agricoltura: campagne italiane le più green in Ue

13/11/2024

L’agricoltura italiana è la più green d’Europa, uno straordinario patrimonio enogastronomico segnato da distintività e biodiversità alla base di una filiera agroalimentare allargata, che vale oltre 620 miliardi di euro e rappresenta la prima ricchezza del Paese. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti diffusa in occasione della prima Giornata nazionale dell’agricoltura, che ricorre la seconda domenica di novembre ed è stata istituita con la Legge n. 24 del 28 febbraio 2024 relativa a “Disposizioni per il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio”. La superficie agricola utilizzata ammonta a 12,5 milioni di ettari, pari al 42% del territorio nazionale. In altre parole, quasi la metà dell’Italia è gestita dagli agricoltori. Le imprese agricole registrate sono 730mila, con 1,1 milioni di occupati. L’agricoltura italiana è al primo posto in Ue per valore generato per ettaro, quasi 3000 euro, il doppio rispetto alla Francia e i 2/3 in più dei tedeschi. L’Italia ha la leadership anche della qualità con 328 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute, 529 vini Dop/Igp, 5547 prodotti alimentari tradizionali e Campagna Amica: la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. Primato europeo anche per il biologico, con 84mila aziende agricole attive sul territorio nazionale. Va forte anche l’export. Secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, le esportazioni agroalimentari Made in Italy hanno superato il valore record di 45 miliardi nei primi otto mesi del 2024, con un aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2023 e se il trend dovesse essere mantenuto potrebbero arrivare a sfiorare a fine anno i 70 miliardi di euro, il massimo di sempre, dopo il record di 64 miliardi dello scorso anno. La Germania resta il principale sbocco dei prodotti agroalimentari italiani, davanti a Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Spagna. Il prodotto italiano più esportato è il vino davanti all’ortofrutta fresca e a quella trasformata, poi formaggi e pasta.
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