Economia

Confesercenti: crescita effimera nel commercio al dettaglio, inflazione e caro energia incidono sui consumi

10/11/2022

Il dato odierno sulle vendite del commercio al dettaglio di agosto dell’Istat registra, per il quarto mese consecutivo, una crescita effimera rispetto allo scorso anno, un’illusione ottica causata da un aumento in valore della spesa – a settembre +4,1% – cui in realtà corrisponde un deciso calo deli volumi venduti nello stesso mese (- 2,7%). Inflazione e caro energia continuano a incidere, dunque, sui consumi e sulla stabilità degli acquisti delle famiglie: uno scenario che non può non destare preoccupazione per il Natale. Così Confesercenti in una nota. La situazione è particolarmente negativa per gli alimentari, dove pesano maggiormente le tensioni sui prezzi dovute al caro energia e all’aumento delle materie prime: si registra una caduta del 3,3% da gennaio. Inoltre, le variazioni in volume rispetto ai livelli dello scorso anno, sono state sempre negative per ogni mese. In particolare, soffrono le imprese operanti su piccole superfici che, secondo nostre stime, a settembre registrano un calo in volume di circa l’8% rispetto a settembre 2021. Rispetto ai nove mesi trascorsi, si registra infatti una crescita limitata allo 0,3% in volume, mentre la grande distribuzione organizzata crescerebbe poco meno di 2 punti percentuali. Nonostante l’inatteso e positivo, rispetto alle aspettative, dato sul Pil del terzo trimestre, con il settore turistico che ha contributo alla resilienza dei consumi non alimentari di agosto, si addensano dunque nubi fosche sulla stagione invernale e sul Natale alle porte, aggravate – soprattutto per le imprese – dall’aumento dei tassi di interesse disposto dalla BCE. Per questo auspichiamo che Il decreto Aiuti Quater, atteso in settimana per ridurre l’impatto dell’inflazione e del caro bollette su famiglie ed imprese, insieme alla detassazione delle tredicesime, possano favorire una boccata di ossigeno e sostenere i consumi in questa fase delicata.
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