Bollette, regime tutelato: proroga per 16 milioni di consumatori. Soddisfatte le associazioni di consumatori
4/10/2023
Proroga «di qualche mese» per il passaggio dal mercato tutelato a quello libero della bolletta energetiche. A dirlo è la viceministra dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava. Una dichiarazione accolta con favore dalle associazioni di consumatori e da molte famiglie alle prese con la ricerca di un nuovo fornitore. Il mercato tutelato è il regime in cui le condizioni economiche delle forniture di elettricità e gas sono stabilite dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera): chi invece si rivolge al libero mercato è soggetto, invece, alle tariffe definite dalla concorrenza tra le tante società dell'energia. Al momento sono 9,5 milioni gli utenti ancora nel tutelato per quanto riguarda la luce e 6,5 milioni per il gas: una platea vasta in attesa di capire che cosa succederà. L'ipotesi al vaglio è di una proroga di sei mesi: significherebbe far slittare il passaggio dell'elettricità al mercato libero alla prossima estate e all'autunno 2024 per il gas.
Le associazioni di consumatori avevano chiesto a più riprese uno slittamento in avanti del termine, soprattutto considerata la fase di nuovi incrementi dei prezzi dell'energia. «Da mesi chiediamo al Governo di attivarsi per un rinvio dello stop al mercato tutelato - spiega il Codacons -In un momento di grande instabilità sul fronte dei prezzi energetici, coni primi rialzi delle tariffe disposti da Arera per luce e gas e il rischio di ulteriori forti rincari delle bollette nei prossimi mesi come conseguenza dell'aumento della domanda, crediamo sia indispensabile continuare a mantenere in piedi le tutele per gli utenti previste dall'attuale mercato». «Proroghino al più presto, le famiglie stanno già ricevendo le lettere da parte delle società venditrici sulla fine della tutela, con inviti a passare al mercato libero. Urge, quindi, un'informazione chiara e immediata» afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori che poi chiede un proroga «fino al gennaio 2025. L'impegno del Pnrr era generico e prevedeva di eliminare gradualmente i prezzi regolamentati per microimprese e famiglie a partire dal 2023».