Economia

Baroni al Sole: imprese e scuole insieme per costruire le competenze del futuro

21/11/2024

“In un momento storico così complesso, con una guerra ai confini dell’Europa, un’altra in Medio Oriente, l’incognita dei rapporti internazionali dopo le elezioni Usa, la strada è una sola: ognuno di noi deve lavorare per prendere in mano il proprio destino. L’Europa deve farlo, come ha detto il presidente francese Macron. Ma è un compito che spetta anche alle singole nazioni e agli individui. Ognuno deve costruire il proprio futuro” così il presidente della Piccola Industria Giovanni Baroni ha lanciato sul Sole 24 Ore il Pmi Day 2024 spiegando la scelta di ‘costruire’ come slogan della manifestazione. L’iniziativa di Confindustria, arrivata alla quindicesima edizione, è in calendario il 22 novembre. Ogni anno, dal 2010, nell’ambito del Pmi Day le aziende hanno aperto le porte a studenti, insegnanti, istituzioni, per avvicinare i giovani al mondo dell’impresa. “Lo sviluppo del pensiero, e quindi la formazione, sono alla base delle scelte per ognuno di noi, tanto più per i ragazzi che devono costruire il proprio futuro di adulti, protagonisti del mondo del lavoro” ha sottolineato Baroni. Il 22 novembre a Torino l’evento nazionale organizzato da Confindustria, con l’Unione Industriali di Torino, Anitec-Assinform e la partecipazione delle Rete nazionale dei Licei economici e sociali d’Italia, che si aggiunge a tutti quelli territoriali, realizzati dalle associazioni del sistema confindustriale. Per il Presidente della Piccola Industria “i giovani devono poter conoscere i grandi trend dei prossimi anni. Secondo le ultime stime Unioncamere Excelsior per la sola manifattura, dalla meccatronica all’informatica, serviranno da qui al 2028 oltre 500 mila addetti e già oggi sappiamo che quasi il 50% sarà di difficile reperimento”. E tra le competenze necessarie nelle aziende ci sono “tutte le materie stem. Dobbiamo colmare il gap digitale: bisogna aumentare il livello di competenze data scientist, quelle data entry non sono più sufficienti. Occorre potenziare la formazione tecnica, gli Its, favorire il rapporto scuola, imprese, università. Occorre anche spingere sul 4+2, cioè la possibilità per degli studenti dei percorsi quadriennali di accedere direttamente ai corsi degli Its Academy”. Secondo Baroni va rafforzata la filiera professionale: “è la principale soluzione alle difficoltà di incontro tra domanda e offerta di lavoro, fino al livello più alto che sono gli Its, che garantiscono un forte coinvolgimento delle imprese e quindi un rapido inserimento nel mondo del lavoro. E’ partita la sperimentazione del 4+2, che sosteniamo con forza. Tuttavia  la sperimentazione ha una ‘seconda gamba’ rappresentata dalla formazione professionale,  che però è stata definanziata nella legge di bilancio, parliamo di circa 50-55 milioni, che andrebbero ripristinati. Sono fondamentali per dare respiro a un sistema che è parte integrante proprio della riforma “4+2” che rappresenta un vero cambio di paradigma culturale nel nostro sistema. Siamo peró ottimisti, il dialogo con le istituzioni è serrato. Infine, parlando dell’Intelligenza Artificiale come opportunità per recuperare il gap tecnologico ha ricordato come l’incontro di Torino è virtualmente anche l’appuntamento finale del road show che la Piccola, con Anitec-Assinform, ha realizzato da febbraio dello scorso anno sull’AI. Iniziativa con la base che ha visto una grande partecipazione delle pmi, oltre 1500 imprese. “Se da mesi la produzione industriale cala è anche per la crisi del modello manifatturiero: non abbiamo innovato abbastanza, come paese e come continente europeo – ha ribadito Baroni. “ Bisogna accelerare. Il ruolo delle giovani generazioni è determinante, penso anche al passaggio generazionale: con l’IA le competenze sono in mano ai nativi digitali. Un’occasione per i giovani e per il futuro della nostra industria”.
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