Assemblea ALIS 2024, Nello Musumeci - Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare
3/12/2024
**Con il Piano del mare giochiamo una carta decisiva**
“Si tratta a mio avviso di una delle più importanti novità degli ultimi anni, perché per la prima volta il mare diventa protagonista nell’azione di governo. Sul mare intervengono 11 ministeri, spesso la mano destra non sapeva cosa faceva quella sinistra, in passato c’erano vuoti burocratici incompatibili con i tempi degli imprenditori. Abbiamo fissato una ventina di obiettivi e stabilito un tavolo interministeriale di coordinamento. Siamo 11 attorno al tavolo ma ci alziamo solo dopo aver trovato un accordo. Abbiamo portato a casa già qualche risultato, dieci giorni fa un disegno di legge col quale abbiamo eliminato alcuni ostacoli, abbiamo reso omogenea la normativa sulle immersioni subacquee, introdotto la cassa integrazione anche per i lavoratori marittimi, accelerato le norme di conversione nella nautica da diporto dalle concessioni estere a quelle italiane da 10 mesi ad alcune settimane. Oggi il mare diventa la straordinaria carta mai giocata pur avendola bel mazzo, non solo una risorsa economica ma anche una strategia che in una situazione di crisi geopolitica è molto importante.
L’Italia è il primo paese europeo ad essersi dato una norma sulla dimensione sottomarina. Con un’apertura non solo ai militari ma anche per aprire ai civili, alle università, al turismo, all’industria che produce sempre più robotica destinata a esplorare la dimensione subacquea. Tutto nato dal comitato interministeriale che ho l’onore di presiedere.
Se dal mare passa l’80% della merce abbiamo il dovere di garantire il diritto di navigare, se venisse marginalizzato il Mediterraneo ci sarebbero conseguenze gravissime.
L’autonomia differenziata è un tema divisivo e in parte accantonato. Io sono autonomista fino al midollo da siciliano, ma l’autonomia è responsabilità. Il codice di protezione civile non prevede autonomia anche se lo stiamo modificando. Possiamo cedere spazio di autonomia per le funzioni amministrative. Un’emergenza di carattere nazionale deve essere gestita a livello nazionale, mentre per quelle di carattere regionale vedono nel presidente di regione il punto di riferimento”.