Alis

Assemblea ALIS 2024, Matteo Piantedosi - Ministro dell'interno

3/12/2024

**“C'è tensione , non è ancora un problema grave, ma nessuno incoraggia la violenza” ** “Confermo che c'è tensione , anche nel settore della logistica , l'ho chiamata effervescenza” : prudente come se , pre ma anche chiaro il ministrro dell'Interno Piantedosi intervistato alla fine dell'assemblea Alis sul palco dell'Auditorium della Conciliazione : «Dobbiamo fare in modo , come Interno , cioè il ministero della Sicurezza , precondizione della libertà , che tutto resta sotto controllo . Abbiamo visto che c'è una connessione tra l'alzare i toni e il verificarsi di qualche turbolenza di troppo , non voglio dire che ci siano connessioni , la responsabilità c'è stata da parte di tutti ma… ecco , bisogna stare attenti a non agevolafre fenomeni di aggregazione di frange estremiste che conducono a un altro problema , cioè una crescente propensione di alcune frange da vedere nella contrapposizione violenta alle forze di polizia l'atteggiamento principale da assumere , questo ci preoccupa , abbiamo vissuto già epoche simili , negli Anni 70 e 80 , e per quanto io creda che la storia non si ripeta ,dobbiamo fare tesoro degli errori del passato . Chiunque sia un attore importante dello scenario collettivo deve saper restare nell'ambito della contrapposizione legititma ma che non incoraggiaggi mai né costituisca presupposto di violenze” . Il ministro di è detto preoccupato di azioni aggressive ripetute , come quelle di Torino , con l'aggressione degli agenti mediante prodotti chimici , “bisogna stare attenti , e quindi se da una parte mi sento di lanciare un messaggio di rasserenamento , perché non siamo già a un allarme che possa fondarsi su una similitudine con altri tempi , allo stesso momento dobbiamo stare attenti a che gli elementi di ovvio disagio sociale legati a difficoltà economiche ea contrapposizioni anche aspre , ma politiche , non si traducano in incoraggiamenti involontari della violenza . Nella logistica non c'è stato nulla di simile, ma da tempo si registrano specifiche contrapposizioni fuori dalle regole , quest'anno ci sono state oltre 300 manifestazioni nella logistica , con forte iniziativa dei sindacati di base che a volte le hanno poste in essere con modalità esterne al rispetto della legge e ci sono state varie denunce . le loro ahitazioni . Ci sono state varie denuncie… Il lavoro delle autorità di Polizia è stato condotto con equilibrio ammirevole… ma certo , stigmatizzando le modalità irregolari e garantendo il loro ripristino , pur senza mai trascurare il massimo equilibrio quando si gestiscono manifestazioni di piazza che vedono l'uso della forza come extrema ratio rispetto a tutte le possibili formule di conciliazione " . **I processi migratori** “C’è un dato da considerare, sulle seconde e terze generazioni, per trarne i giusti insegnamenti. Quello che proponeva Milano testimonia sul fatto che dare un permesso di soggiorno potesse essere di per sé un segnale di integrazione. Però non basta, si è coltivata l’idea che bastino questi provvedimenti formali, in realtà ci sono delle politiche di integrazione ad ampio raggio, che sicuramente sono onerose. Garantire l’ingresso indiscriminato per quantità e qualità è un fattore di crisi per quanto riguarda la sostenibilità. L’Europa si è ora attivata dopo troppi anni in cui l’attenzione sul tema migratorio è stato insufficiente, con l’idea che l’Italia essendo un Paese di frontiera dovesse avere maggiore responsabilità. Non ci può essere un fenomeno che riguarda un solo paese, ma occorre quel concetto di sostenibilità, che va nella direzione di una creazione di hub regionali, distinguendo la titolarità del diritto di rimanere sul territorio europeo, ma anche l’assoluto rigore nel rimpatriare chi non gode di questi criteri. Non facciamo marcia indietro, siamo convinti nella logica di esprimere non un accanimento nei confronti dell’immigrazione irregolare, non solo perché dietro agisce la criminalità migratoria dei trafficanti, ma anche per garantire delle politiche dell’accoglienza sostenibili, dove il governo italiano ha proposto le misure innovative di contrasto all’immigrazione irregolare. Si stima un miliardo di euro solo sul corridoio mediterraneo dei traffici migratori, dobbiamo dire no allo sfruttamento della disperazione”. **Lo Stato c’è, anche nei quartieri che hanno problemi** Molte delle iniziative che abbiamo preso sulla sicurezza sono collegate. L’immigrazione irregolare genera fattori di insicurezza. Le operazioni ad alto impatto che abbiamo preso nelle più importanti città italiane tendono ad affermare la presenza dello Stato. Non sono risolutive ma sono importanti. Dare ai cittadini la sensazione che lo Stato c’è, pur con le sue carenze. Il quartiere Corvetto di Milano ha visto una cinquantina di operazioni di alto impatto con una sessantina di arresti. Il problema c’è ma non si può dire che quel territorio sia fuori controllo perché lo Stato c’è. Abbiamo abbassato di due anni e mezzo l’età media delle forze dell’ordine grazie a migliaia di assunzioni. C’è una forte richiesta di forze di polizia. Sulle periferie il modello Caivano è importante, ci abbiamo investito molto. Abbiamo riqualificato un complesso sportivo finito nel degrado più totale, e affidato alle Fiamme d’Oro, perché avesse anche una funzione pedagogica. Le forze dell’ordine sono un punto di riferimento sicuro per i cittadini. Mi sento di lanciare un messaggio positivo. Anche sulla cybercrime stiamo facendo un percorso importante.
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