Alis
Assemblea ALIS 2024, Emanuele Grimaldi - Presidente International Chamber of Shipping e AD Gruppo Grimaldi
3/12/2024
**Il rischio di una babele amministrativa**
“Gli armatori mondiali con un grande senso di responsabilità si augurano di raggiungere entro il 2050 il Deal Zero, laddove l’industria europea non ha investito, ma ha dato dividendi. In Grimaldi abbiamo 3/4 miliardi di investimenti, con navi che ciascuna emetterà meno del 50% rispetto agli attuali carburanti, che arriveranno a zero perché organizzate a ospitare carburanti puliti, come l’ammoniaca. In accordo con il nuovo Segretario Generale dobbiamo raggiungere l’obiettivo di andare oltre l’ETS, che costerà almeno il 20% in più sui costi dei trasporti inter europei, che potrebbero far chiudere gli armatori marginali con navi poco efficienti. I segnali indicano che si passerà da un’ETS dal 40% al 70%, con un cocktail tra il vecchio e il nuovo carburante, che se non ne hai a disposizione, sarai multato. Il settore dei trasporti marittimi trasporta il 90% delle merci di tutto il mondo, ma con delle emissioni che rappresentano il 2% delle emissioni mondiali. Il 12% del 2% lo risolviamo con l’ETS, pagando e rendendo meno competitivo il trasporto per e fuori l’Europa. Andiamo a chiedere dei soldi a delle navi straniere che faranno delle ritorsioni all’Europa e all’Italia. Avremo quindi una babele amministrativa, perché in ogni Paese del mondo avremo delle tasse e si creeranno delle sovrapposizioni. L’unico modo per uscirne, quello che l’Europa e il Giappone stanno già cercando di fare, è una tassazione e raccolta di fondi su tutti i carburanti affinché si possano produrne di nuovi, pagando l’80% di gap tra il vecchio e il nuovo carburante. Se questa regola non viene stabilita entro il 2025 e quindi applicata nel 2026, sarà una tragedia, perché tutti i Paesi daranno vita alla loro ETS”.
**"Nei porti più grandi serve anche concorrenza interna”**
“C’è bisogno di concorrenza nei porti?”, ha chiesto Bruno Vespa a Manuel Grimaldi, amministratore delegato dell’omonimo gruppo armatoriale. E Manuel Grimaldi, sul palco dell’assemblea generale Alis 2024, ha risposto così: “La materia è complessa. Occorre concorrenza tra porti italiani e porti stranieri, e poi una certa concorrenza fra vari porti italiani, che in realtà esiste perché abbiamo tanti porti, ma credo che all’interno dei porti più grandi debba esistere anche una concorrenza tra operaotri, nel trattare le varie attività. Probabilmente un porto come Genova o Livorno devono avere due terminal contenitori e non uno solo, i grandi scali devono avere questa concorrenza interna, non può esserci un solo operatori per le auto, uno per i contenitori etc… Che ci siano almeno due terminal per settore che operino in concorrenza come in tutti i grandi porti del mondo è importante per poter essere competitivi. Bisogna usare un po’ di razionalità in queste scelte”.
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