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Assemblea ALIS 2023, Eugenio Patanè, Assessore alla mobilità di Roma Capitale: le misure adottate a Roma e i cambiamenti impattanti e sfidanti dei flussi commerciali.

14/11/2023

“Ringrazio Alis per gli obiettivi prefissati, per l’impegno a raggruppare così tante realtà di associazioni e aziende di lavoratori, che condividono il tema della sostenibilità economica e sociale, dell’innovazione e della digitalizzazione. Il tema generale della logistica è oggi predominante nelle grandi città come principale luogo di convivenza delle merci. Lo sviluppo è sempre più determinato dalla domanda e dai cambiamenti degli stili di vita, con un’evoluzione continua degli obiettivi, dei punti di vista operativi e logistici. Dall’esplosione di internet alla vendita online, dalla congestione dei traffici all’inquinamento, con l’online delivery sempre più preponderante nei flussi commerciali, attraverso modalità di consegna sfidanti e impattanti. Tutto questo richiede degli spazi dedicati per il deposito e l’imballaggio, con più richiesta di magazzini e la necessità di mettere in sicurezza le merci, con una pianificazione attenta del traffico. Si va verso uno scenario con una maggiore digitalizzazione, con nuovi software per velocizzare la gestione degli ordini, della merce e dei resi. Un processo di innovazione e smaterializzazione che cambierà in modo irreversibile la logistica, che richiederà delle startup innovative. Occorre quindi un pianificatore pubblico non tanto sulle singole innovazioni ma un metodo da adottare, un modello di governance, attraverso la capacità di individuare i driver e la natura dei problemi, delle mutazioni fisiche e la natura delle filiere, ognuna con caratteristiche diverse e uniche. La logistica urbana rappresenta un ecosistema con strategie e obiettivi contrastanti fra loro, per ogni misura bisogna ascoltare e coinvolgere tutte le parti, mediante una costruzione del consenso che richiede tempo, all’interno di un business complesso. La logistica è un servizio pubblico essenziale, si basa sul fatto che se le persone hanno alternative di mobilità, le merci non hanno tutta questa flessibilità. A Roma abbiamo un piano della logistica e delle merci basato non sui divieti e sugli obblighi, bensì su incentivi e opportunità, con impatti importanti sulle sostanze nocive e sull’attrattibilità dell’area, organizzando le campagne con misure mirate e favorendo i grandi centri di distribuzione urbana, con la necessità delle misure di essere valutate attraverso modelli di ascolto e condivisione. Lavorare per l’interesse pubblico è un nostro dovere, ma deve essere raggiunto attraverso il binomio tra mercato e interesse pubblico. Mi auguro che possa essere ritrovata questa armonia con degli obiettivi ambiziosi. Roma è una città consolidata che non è fatta per le macchine, soprattutto per mezzi di grandi dimensioni. Abbiamo un’estensione e un’ampiezza territoriale seconda solo a Londra, a fronte di questo abbiamo una densità di popolazione molto bassa, con 2 milioni e 800 mila abitanti. Da qui siamo tenuti ad osservare le conseguenze e gli effetti sull’organizzazione della mobilità in modo specifico, per una complessità urbanistica delle infrastrutture. C’è un gap con le altre città che ci obbliga a uno sforzo suppletivo, ci vorranno cinque anni per rimettere a posto le cose. Da un punto di vista umano lo sforzo è comprendere le difficoltà e operare in modo deciso, ma c’è la consapevolezza che stiamo andando nella direzione giusta, nella tutela del cambiamento climatico e della salute pubblica, in linea con tutta l’Europa”.
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