Alis

Assemblea ALIS 2023, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy

14/11/2023

**L’inflazione ci è costata, ora è rientrata ma non molliamo la presa** “L’inflazione ha avuto un forte costo per i cittadini e le famiglie italiane che, con i mutui casa, hanno dovuto pagare il rincaro dei tasso deciso appunto contro l’inflazione. E l’hanno pagata ancho le imprese che con l’aumento del costo del credito hanno dovuto tagliare gli investimenti”: intervistato da Bruno Vespa così il ministro Adolfo Urso si è espresso all’assemblea Alis: “Tutto questo ha portato al rallentamento della crescita del Pil - ha proseguito – che ha pagaro anche lo Stato, con il maggior costo del debito pubblico. La Bce ha fatto, credo, 10 aumenti consecutivi… ora si è fermata: speriamo che questa pausa di riflessione possa portare a una riconsiderazione facendo capire che l’inflazione è calata, in ottobre 2022 era al 12,8 e adesso all’1,8… Certo, però: non si deve mollare la presa, in estate eravamo tutti preoccupati per il prezzo del carburante, mentre oggi il gasolio e la benzina sono intorno a 1,8 euro, in decrescita da oltre un mese. Però l’inflazione è stato solo un problema, l’altro per noi è stata la crisi tedesca, con la recessione economica che ha bloccato la Germania. E noi, lo scontiamo perché quando il principale partner industriale, e cliente e investitore e fonte di turismo del nostro Paese è in recessione, noi come partner ne risentiamo”. **Un primo rilancio dei consumi già a Natale** “Una ripresa dei consumi me la auguro anche per l’ultima parte dell’anno. A proposito di Natale abbiamo realizzato un accordo con le associazioni della filiera produttiva, Coldiretti, Confagricoltura, Cna, fino a commercianti ed esercenti. 35 associazioni hanno firmato un accordo per il contenimento dei costi dei prodotti di eccellenza in quello che è stato definito carrello tricolore. Questo ha contribuito alla riduzione del prezzo del carrello della spesa, l’inflazione è diminuita del 25%, sembra stia contribuendo anche al rilancio dei consumi, perché la famiglia ha trovato un carrello della spesa a prezzo calmierato. Varrà anche a Natale, quando le famiglie spendono tanto, inclusi i venditori di giocattoli. È importante che il paese si mostri unito e coeso in questa fase. Dobbiamo sostenere il presente e predisporre il futuro. Con questa manovra economica malgrado l’enorme zavorra del debito pubblico e del superbonus che vale 20 miliardi di euro, quanto una manovra finanziaria, abbiamo varato una manovra equilibrata, le agenzie di rating l’hanno apprezzato, lo spread si è abbassato. Abbiamo destinato le risorse al lavoro e alle famiglie numerose. Per due terzi delle famiglie c’è qualcosa in più. Ci sono quasi 5 miliardi per le imprese, la revisione del Pnrr in corso in queste ore darà altre risorse. Nel 2024 2025 prima di rendicontazione europea del 2026 dovremmo aggiungere 6 miliardi l’anno per la transizione digitale e green. Tre collegati sono fondamento del futuro: quello dell’intelligenza artificiale e tecnologie di frontiera, dal metaverso alla meccanica quantistica: quello sulla space economy, siamo il secondo attore protagonista nello spazio a fianco della Francia e poco sotto la Germania, con 3,6 miliardi di euro. È la blu economy, spazio e mare ci devono vedere protagonisti. Lo dimostra l’attenzione degli investitori, la borsa italiana è quella che è cresciuta di più. Anche nel settore biomedicale ci sono significativi investimenti multinazionali americane. Materie prime critiche, inserito alluminio, per noi fondamentale. Insieme ai ministri francese e tedesco abbiamo insediato a Berlino un tavolo trilaterale, e abbiamo indirizzato le nostre imprese per approvvigionare l’Europa di materie critiche; il secondo incontro è stato sull’intelligenza artificiale, poi ci sarà quello sulle tecnologie green. Bisogna evitare di cadere dalla dipendenza dalla Russia a quella dalla Cina per le tecnologie sostenibili”. “Sul nucleare con i ministri abbiamo la stessa visione. La forza di questo governo è la coesione. Per una volta tanto l’Italia appare tra i paesi più stabili in Europa, si sa chi governerà esattamente nei prossimi 4 anni. Partecipiamo come osservatori all’alleanza sul nucleare, si stanno ripensando le proprie scelte in questo senso. L’Italia ritiene che occorre aprire anche questa opzione accanto alle altre energie rinnovabili, per un Paese che può contare in Europa. Si tratta di un nucleare tascabile e industriale che vedremo alla luce nel 2030, di terza generazione entro il 2040. Bisogna programmare l’Italia come si faceva una volta, non dimentichiamoci che è stato tra i Paesi che ha inventato l’energia nucleare oltre ad altri tipi di energie”.
Allegato