Alis

ALIS a Manduria, Alfredo Longo - Sindaco di Maruggio: "Invictus Camp, la struttura per le terapie ricreative che ALIS sostiene"

16/7/2024

Un momento toccante ed entusiasmante ha connotato il meeting Alis di Manduria, quest’anno: la presentazione del progetto Invictus Camp da parte di Alfredo Longo, sindaco di Maruggio, paese vino a Manduria, che ospiterà la struttura. Dopo un video molto incisivo, Longo ha illustrato il progetto, ormai prossimo alla fase realizzativa, perché i cantieri apriranno entro l’estate. “Il progetto Invictus camp è un ambiente dedicato al supporto delle terapie farmacologiche per bambini malati, anche gravemente – ha detto Londo – E’ il primo campo di terapia ricreativa nel Sud Italia. Io rappresento la Fondazione Nanni Longo, l’ente del terzo settore che da 4 anni lavora a questo progetto. Invictus un camp destinato a ospitare gratuitamente i bambini con patologie oncoematologiche, genetiche o degenerative. A sostenerlo, decine di associazioni, professionisti, aziende, uomini di scienza che hanno deciso di investire risorse per un progetto complicato ma meraviglioso. Oltre diecimila bambini in Italia sono affetti da patologie che li vincolano a una condizione difficile. Abbiamo immaginato di poter dare a questi bambini un’esperienza diversa da quella che loro spesso vivono nei reparti dell’ospedale. Il video che abbiamo apena visto lo dice con chiarezza: cosa vuol fare un bambino? Giocare. Questo è Invictus Camp: un luogo dove poter soggiornare gratis per una settimana all’anno e provare la terapia del gioco, dalla pet therapy agli sport inclusivi per far sentire anche i bambini con patologie gravi più sicuri di sé. In Italia come nel resto del mondo esiste già un camp di terapie ricreative ed è Dinamo Camp, in Toscana, che accoglie 1600 bambini all’anno, ma non basta, ed ha infatti una lista d’attesa di oltre 5 anni. Ci sono quindi migliaia di bambini che vorrebbero fare quest’esperienza e non possono: perché non fare qui, in Puglia, questo camp, e farlo al mare, visto che Dinamo è in collina? E perché lo facciamo? Perché un gruppo di persone con mille impegni investe sue risorse in una cosa simile? Normalmente ci si impegna nel sociale quando ci capita un problema. Noi abbiamo bisogno di invertire questa tendenza. Non vorrei mai essere mai un padre che ha un figlio con un problema e per questo si dedica a queste iniziative. Invece chi ha la fortuna di non vivere direttamente problemi del genere può decidere di restituire qualcosa e dire grazie in qualche modo alla vita. E così ciò che per noi era un sogno è diventato un bisogno, di restituire. Chiudo anticipando una domanda finale: come potremo farcela? E’ un progetto molto impegnativo. Ma ci sono professionisti importanti, a sostenerlo, un comitato scientifico, 15 associazioni di volontari al nostro fianco… Abbiamo il supporto dello stesso Dinamo Camp, e di una grossa organizzazione benefica italiana pronta a raddoppiare la cifra che raccoglieremo fino a 1,5 milioni di euro. Due ne occorrono per realizzare la struttura, 1 per gestirla nei primi tre anni. Abbiamo già 500 mila euro. Entro fine estate inizieremo la realizzazione”. Una chiosa finale dal presidente dell’Alis Guido Grimaldi: “Ho conosciuto Alfredo Longo e mi sono innamorato di questo progetto, penso sia giusto da parte di grandi imprenditori, di persone che hanno avuto tante fortune, poterlo sostenere. E noi come Alis lo sosterremo”.
Allegato